Il progetto di riutilizzo della sala ha previsto l’eliminazione dei sostegni interni che risultavano inadeguati sotto il profilo strutturale oltreché disomogenei ed incoerenti.

La struttura di rompitratta è stata sostituita da telai metallici che svolgono la funzione di rompitratta del solaio e riconducono i carichi alle fondazioni perimetrali senza investire di ulteriori sollecitazioni le colonne.  Ciascun telaio corrisponde ad una coppia di colonne contrapposte ed è realizzato da montanti tubolari e travi a C affiancate dai due lati alle travi di legno che appoggiano in corrispondenza delle colonne.

Le colonne inglobate nella muratura, sul lato opposto al portico, sono state rimesse in luce per metà della loro profondità, creando delle nicchie dai lati svasati per aumentarne la visibilità. Le parti in pietra (colonne, soglie) sono state sottoposte ad attento restauro.

All’ingresso, per superare il dislivello rispetto al portico di accesso, è stata creata parallelamente al lato corto una rampa a gradino agevolato con pendenza media del 14,5%. Il dislivello è anche superabile con due gradini posti dopo il pianerottolo d’ingresso.