Il ponte è stato monitorato per un periodo di un anno dopo l’esecuzione dell’intervento di ripristino urgente eseguito per consentire la riapertura della viabilità acquea e pedonale.

Il sistema di monitoraggio è composto da 16 mire costituite da piastre metalliche rese solidali a punti significativi delle strutture murarie, i cui spostamenti sono stati rilevati con cadenza bimestrale da una stazione topografica totale.

Al termine del monitoraggio è emerso che il ponte svolge un’azione di contrafforte fra i fronti degli edifici che prospettano sul canale, ed è quindi oggetto di una sollecitazione di compressione longitudinale orizzontale di intensità variabile con le fasi alterne di avvicinamento ed allontanamento degli edifici.

Un eventuale futuro restauro dovrà consolidare il piede dei muri di sponda degli edifici del fronte nord, che hanno dimostrato i movimenti più significativi e che portano i segni più evidenti degli spostamenti avvenuti in passato.