Fondamenta del Vin
Anno: 2022
Committente: Comune di Venezia
Incarico: Progettazione definitiva, esecutiva e DL
Lavoro: Intervento di ripristino della muratura di facciata per dissesto statico del muro di sponda del Rio del Vin e di fondazione dell’edificio a Castello 4661 e altri, Venezia
In data 26/10/2022 i Vigili del Fuoco di Venezia, assieme alla Polizia Municipale, sono intervenuti in Fondamenta del Vin per interdire il pubblico passaggio nel sotoportego e la navigazione del canale nel tratto corrispondente a seguito del manifestarsi di un crollo parziale della muratura di sponda, che funge anche da fondazione della facciata, con comparsa di fessurazioni su uno dei quattro pilastri in muratura che sorreggono la facciata per l’altezza del piano terra. Contestualmente sono stati interdetti all’utilizzo i locali dell’Hotel Le Isole al piano primo e della Sede degli Uffici Ispra al secondo, direttamente prospicienti sul canale.
La situazione di dissesto si è manifestata con distacco di parte della muratura del muro di sponda che ha evidenziato la presenza, dietro ad un paramento a due teste di mattone ammorsate e discretamente compatte, di una muratura fortemente degradata per perdita pressoché totale delle malte di allettamento, presumibilmente a causa della lenta e progressiva erosione indotta dai moti di filtrazione dell’acqua. Sulla muratura di sponda appoggiano quattro pilastri in muratura di mattoni che sostengono tre archi a tutto sesto sui quali si elevano i due piani superiori della muratura di facciata dell’edificio. La muratura in elevazione svolge anche funzione portante per i solai e per una falda della copertura poiché le travi dei solai della cellula retrostante sono ordite trasversalmente alla parete e si appoggiano su di essa. Il dissesto si è manifestato anche con una fessurazione verticale del pilastro di destra, per chi osserva la facciata dal canale, che prosegue verso l’alto separando l’arco dalla muratura estradossale.
In prima fase è stata realizzata una puntellazione lignea di presidio dei fori di accesso e degli archi del sotoportego e le due aperture presenti al primo piano nei risvolti laterali della facciata sono state sbadacchiate e presidiate con tubi e giunti. Successivamente è stato realizzato il cassero sul quale poggiavano le travi di acciaio di sostegno della facciata e che è servito per la messa in asciutto della porzione di muro interessata dal dissesto.
L’intervento di ripristino della fondazione del muro di sponda ha previsto la ricostruzione a tratti della muratura che fuoriesce dal fondale, con tecnica a scuci-cuci, ed il consolidamento per iniezione di quella sottostante. In tal modo la rimozione del terreno antistante il muro di sponda è avvenuto solo dopo aver ricostruito la parte superiore del muro attualmente in fase di crollo. L’intervento è stato realizzato per piccole porzioni con sequenze definite: il muro da ricostruire è stato diviso in 10 tratti di intervento.