Gli interventi erano rivolti alla manutenzione ed al miglioramento strutturale delle pareti di facciata, resi necessari a seguito degli eventi sismici del 2012. Si è trattato di interventi di sostruzione muraria con tecnica a “scuci-cuci” in corrispondenza delle zone di muratura fessurata, ricucitura di canne fumarie non più utilizzate, integrazione dei collegamenti murari fra pareti con scarsa o degradata ammorsatura, verifica e riparazione in sito dei tiranti esistenti, integrandoli con nuovi elementi in acciaio inossidabile verniciato e dotati di capichiave a paletto esterno, o a “caviglia” in corrispondenza della linea di gronda.

Il progetto della scala ha ricercato la qualità del progetto architettonico, pur nel rispetto della previsione economica di spesa corrispondente alla tipologia costruttiva corrente delle scale di sicurezza, curando il dettaglio costruttivo per l’ottenimento di un livello di sicurezza adeguato alla tipologia di utenza (asilo nido). In particolare si è cercata una chiarezza strutturale che permetta di leggere sempre i rapporti fra elementi portati ed elementi portanti.

Il basamento, utilizzato anche come seduta, consente di sopraelevare la partenza delle strutture metalliche rispetto al cortile, evitando che possano essere raggiunte dall’acqua alta. La scala è sostenuta da quattro pilastri in profilo HEB 160 attorno ai quali, sostenute da mensole a sbalzo rastremate, si sviluppano le rampe e gli impalcati che garantiscono la distribuzione ai piani e gli spazi calmi.

I gradini modulari, compresi fra i longheroni in piatto profilato secondo l’andamento delle rampe, sono ricavati da lamiere mandorlate zincate pressopiegate e sagomate a Z in modo da realizzare toro, pedata e fermapiede lasciando la fascia centrale dell’alzata libera al fine di conferire leggerezza alla rampa senza pregiudicare la sensazione di sicurezza per chi scende la scala, che ne percepisce i gradini totalmente pieni.